Manovra Ambiente: ecco tutte le novità del 2019

Se fino a un mese fa di “green” nella manovra di Governo sembrava ci fosse ben poco, nel maxi emendamento approvato pochi giorni fa sono comparse una serie di misure ambientali “fondamentali che tracciano un percorso importante e che sostanzieremo con un lavoro ancora più intenso da oggi in poi”, come ha commentato il ministro Costa.

Ecco le principali misure ambientali nella legge di bilancio 2019:

  • Credito di imposta per le imprese che riducono gli imballaggi e che producono con meno imballati, un passaggio ritenuto dal ministero “importante per la strategia rifiuti zero”;
  • Ampliamento del fondo Kyoto anche per l’efficientamento degli ospedali e degli impianti sportivi oltre che delle scuole e anche per l’efficientamento idrico;
  • Concorsi per l’assunzione di 450 persone al ministero dell’Ambiente: è la prima volta che accade dal 1986, anno della sua fondazione;
  • Primo stanziamento di 20 milioni per i cosiddetti “siti orfani”, ossia quelli che non hanno responsabili o per i quali non è possibile risalire a una responsabilità chiara per pretenderne le bonifiche: viene ritenuto il primo passo per la legge “Terramia” che riguarderà anche le bonifiche e che arriverà a gennaio. Finanziamento interventi per Terra dei fuochi (già previsti nel ddl. Di bilancio 2019 iniziale);
  • Programma di reindustrializzazione per provincia di Milano anche con interventi per sistemi di mobilità a basso impatto ambientale;
  • Finalizzazione risorse per i Comuni anche per interventi contro il rischio idrogeologico;
  • Modifica disciplina sul piano idrico previsto dalla legge n. 205 del 2017 “bilancio 2018”;
  • Credito di imposta del 65% a favore di persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito di impresa, per erogazioni liberali per finalità ambientali, quali interventi su edifici e terreni pubblici ai fini della bonifica ambientale, di contrasto al dissesto idrogeologico, realizzazione aree verdi, recupero aree dismesse di proprietà pubblica;
  • Rifinanziamento piattaforma del fosforo;
  • Stabilizzazione personale enti parco Alta Murgia, Appennino Lucano, Cinque Terre, Sila, Gargano;
  • Risorse integrative per il potenziamento personale Capitaneria di Porto per l’attuazione delle misure necessarie ad accrescere la sicurezza, anche ambientale, della navigazione e dei traffici marittimi
  • Revisione delle concessioni demaniali marittime;
  • Istituzione di ricerche tecnopolo Mediterraneo per lo sviluppo sostenibile presso Taranto per studi su tecnologie pulite, fonti energetiche rinnovabili, nuovi materiali, economia circolare;
  • Richiamo alla legge n. 447 del 1995 sulle soglie di immissione massima di rumore;
  • Gestione PFU;
  • Promozione della raccolta differenziata e riciclo plastiche monouso;
  • Contributi alle regioni ordinarie per investimenti anche per il dissesto idrogeologico;
  • Mantenimento incentivi di cui al DM 23 giugno 2016 fino alla data di emanazione del decreto di incentivazione ex art. 24, co. 5, d.lgs. n. 28 del 2011 per impianti biogas con potenza non superiore a 300 KW e facenti parte del ciclo produttivo di un’impresa agricola, di allevamento, nei limiti di un costo annuo di 25 milioni di euro;
  • Finanziamenti pari a 800 milioni di euro per il 2019 e di 900 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per interventi di mitigazione rischio idrogeologico destinati ai Commissari delegati nominati con deliberazioni PCM dello stato di emergenza in corso ovvero relativi a uno stato di emergenza terminato da non oltre 6 mesi;
  • Si prevede che le Regioni utilizzino prioritariamente le risorse nell’ambito dei programmi cofinanziati dall’UE per le esigenze di contrasto al dissesto idrogeologico e ai rischi ambientali, fino a 700 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021;
  • “Bonus malus” autovetture (contributo per acquisto veicoli a bassa emissione CO2 in via sperimentale dal 1/3/2019 al 31/12/2021, detrazioni fiscali per acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, imposta ecologica per acquisto nuove autovetture in base a emissioni CO2);
  • Monitoraggio finanza pubblica e accantonamenti;

E’ invece stato stralciato il provvedimento su “End of waste” per permettere ulteriori passaggi tecnici: il lavoro su questa norma dovrebbe iniziare la settimana prossima per inserirla nel decreto Semplificazioni.

“Sono soddisfatto per l’importante risultato conseguito. Queste norme impostano una azione di governo diversa, nel segno del cambiamento”, ha commentato a chiusura dei lavori il minstro Sergio Costa.

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