Sono oramai all’ordine del giorno immagini di strade e parcheggi (soprattutto dei supermercati) ricoperti da guanti e mascherine gettate di fretta e furia alla stregua di una carta sporca. In tanti si sono indignati e soprattutto preoccupati per una situazione che oltre a deturpare il paesaggio non va sottovalutato sotto il profilo epidemiologico. Tecnicamente, infatti, trattandosi di dispositivi di sicurezza, guanti e mascherine diventano, a tutti gli effetti, rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo che in quanto tali andrebbero trattati.
Al di là dell’aspetto ecologico del termine, un rifiuti sanitario pericoloso a rischio infettivo, anche se raccolto in maniera ordinata, va trattato, trasportato e smaltito da aziende specializzate capaci di adempiere anche a tutto quell’iter burocratico che accompagna questa particolare famiglia di rifiuti.
Attenzione dunque ad ammassare questi rifiuti in sacchi neri conferendolo come dei normalissimi rifiuti urbani indifferenziati perché potrebbero rappresentare dei veri e propri vettori virali pericolosissimi. Ecco dunque la necessità (dettata anche da implicazioni legali) di affidarsi ad aziende specializzate come Ecolife che da sempre sa come raccogliere, trasportare e smaltire questi rifiuti.