Ci sono diverse metodologie di sanificazione e si deve quindi valutare quella più adatta a seconda dell’ambiente che si va a trattare. Vediamo quali sono questi metodi e come sono strutturati.
Sanificazione con l’ozono
L’ozono non è altro che una forma allotropica dell’ossigeno, ma se in natura ha una valenza più che positiva perché assorbe le radiazioni ultraviolette che provengono dal sole, ha come contropeso il fatto che è un gas particolarmente instabile e decisamente ossidante. Proprio in virtù di questo suo potere ossidante, però, in meno di 20 minuti può eliminare quasi il 100% dei batteri. Viene quindi utilizzato anche per la sanificazione degli ambienti con ottimi risultati.
Sanificazione ad aerosol
Questo metodo viene utilizzato soprattutto dove vi è un alto rischio di infezioni, quindi ambienti ospedalieri, sale operatorie, ambulanze.
Quando deve essere effettuata la sanificazione
Molti pensano che la sanificazione debba essere effettuata come intervento straordinario, invece è molto importante che venga programmata con una certa regolarità in modo tale che gli interventi siano ben distribuiti in un certo lasso di tempo e garantiscano così la perfetta salubrità dell’ambiente. Questo essenzialmente è il motivo per cui è importante sanificare un locale, ovviamente oltre alla sanificazione si possono aggiungere anche interventi di pestcontrol, quindi andare a eliminare eventuali infestazioni di insetti o ratti.