Stiamo per entrare nel pieno della stagione autunnale, e come spesso accade, la stagione dei copiosi acquazzoni. Spesso i danni a cose, abitazioni e persone causati dalle alluvioni sono dovuti anche alla mancanza di una manutenzione adeguata di strade e di cunette stradali, e del coordinamento degli interventi di pulizia di caditoie, tombini e cunette su strade ed aree comunali.
È dunque opportuno agire in via precauzionale, tramite attività di prevenzione: il loro corretto funzionamento viene mantenuto infatti attraverso la pulizia e lo svuotamento delle camere di sedimentazione dove presenti, per mantenerne l’efficienza ed evitare così il ristagno delle acque meteoriche.
Procedure e macchinari utilizzati per la pulizia di chiusini e caditoie
La pulizia di chiusini e caditoie viene eseguita da aziende specializzate, che intervengono con i loro automezzi dotati di getti idrodinamici ad alta pressione, idropulenti ed aspiranti, e una cisterna di accumulo. L’operazione comprende l’aspirazione del materiale presente all’interno del pozzetto, e successivamente i reflui raccolti vengono conferiti in idonei impianti di smaltimento autorizzati. Durante l’intervento avviene la rimozione e ricollocazione del chiusino, riposizionando eventuali spessori antirumore, e la pulizia finale delle zone interessate dai lavori.
Le parti interessate sono le bocchette di lupo, il sifone e il tratto di collegamento alla fognatura principale, che vengono testate al termine con una prova di funzionalità dello scarico, attraverso il riempimento del pozzetto pulito con acqua fino all’altezza del sifone.
La prevenzione non basta
Il meteo è un fenomeno con cui spesso enti e cittadini devono fare i conti, e talvolta la prevenzione non azzera il rischio, perché nelle giornate di pioggia e di vento bastano pochi minuti per creare nuovi intasamenti. Sono le strade alberate e i sottopassi a soffrire di più, e gran parte gli allagamenti sono dovuti proprio alle caditoie che non riescono a ricevere la grossa quantità di pioggia spesso concentrata in un breve lasso di tempo. Inoltre le grandi piogge rappresentano una delle maggiori cause di dissesto stradale.
Per questo sarebbe opportuno una collaborazione anche da parte dei cittadini, che possono segnalare eventuali ostruzioni o il mancato deflusso dei chiusini e delle caditoie presenti nella propria zona.
La raccomandazione è rivolta anche a tutti i proprietari di terreni in zone rurali che devono provvedere alla loro pulizia e manutenzione, con la realizzazione di canali di scolo. Spesso, infatti, i danni maggiori si verificano nelle zone agricole dove, proprio per l’assenza di manutenzione sui terreni che non vengono più arati e sui cui non vengono più realizzati i canali di scolo per la regimentazione delle acque piovane, si verificano le esondazioni di valloni e di torrenti e di frane sulle strade pubbliche.