Anno nuovo, Mud nuovo. Dopo la conferma per tre anni consecutivi del formato introdotto nel dicembre 2014 e alla luce dell’ennesimo slittamento della piena entrata in vigore del Sistri, con il 2018 arriva un nuovo Modello unico di dichiarazione ambientale. Il modello è stato approvato lo scorso 28 dicembre con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e pubblicato due giorni dopo in Gazzetta Ufficiale ed è articolato in una sezione anagrafica, composta dalla Scheda SA1 (obbligatoria per tutte le sezioni tranne la “Comunicazione Rifiuti” semplificata) e dalla scheda autorizzazioni (obbligatoria per tutti i soggetti autorizzati a svolgere attività di gestione dei rifiuti), più sei comunicazioni:
– Comunicazione Rifiuti
– Comunicazione Veicoli Fuori Uso
– Comunicazione Imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio.
– Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
– Comunicazione Rifiuti Urbani, Assimilati e raccolti in convenzione
– Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
Il Modello deve essere presentato dai soggetti tenuti all’adempimento entro il 30 aprile 2018. L’invio del Mud alla Camera di Commercio competente dovrà avvenire esclusivamente per via telematica all’indirizzowww.mudtelematico.it. Fanno eccezione le seguenti comunicazioni:
– Comunicazione Rifiuti semplificata: la compilazione avviene inserendo i dati nel portale mudsemplificato.ecocerved.it, mentre la presentazione avviene via PEC all’indirizzo comunicazionemud@pec.it
-Comunicazione Rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione: la presentazione deve avvenire esclusivamente tramite il sito www.mudcomuni.it
-Comunicazione Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche: la presentazione deve avvenire esclusivamente tramite il portale dedicato, raggiungibile dal sito www.registroaee.it o dal sito www.impresa.gov.it.
-Comunicazione Imballaggi, Sezione Consorzi: la compilazione deve avvenire esclusivamente tramite il software MUD predisposto da Unioncamere e reso disponibile tramite i siti indicati nella nota introduttiva all’allegato 4 del decreto. La comunicazione viene trasmessa esclusivamente via telematica tramite il sito www.mudtelematico.it.
Tra le principali novità introdotte con il nuovo Modello, l’obbligatorietà dell’invio in forma telematica o tramite PEC della “Comunicazione Rifiuti” in forma semplificata e della “Comunicazione Rifiuti Urbani”. Viene sancita l’impossibilità, per queste due Comunicazioni, di invio tramite raccomandata, in forma cartacea o su supporto magnetico (Nastro, Floppy Disk, CD, DVD). Altre novità riguardano la “Scheda autorizzazioni” della Sezione anagrafica, molto molto più articolata rispetto al passato e obbligatoria per tutti gli impianti autorizzati alla gestione dei rifiuti.
Negli ultimi tre anni, la compilazione del Modello ha creato non pochi grattacapi ai soggetti obbligati, complice il turbine normativo che nel corso del 2015 ha profondamente mutato il volto dell’ordinamento ambientale in Italia: dall’entrata in vigore del nuovo elenco europeo dei rifiuti e della nuova disciplina comunitaria sulla loro classificazione, alle nuove definizioni di “produttore” e “deposito temporaneo” di rifiuti. In uno speciale appuntamento di RiciclaLex Tiziana Cefis, consulente ambientale e responsabile della formazione presso lo Studio Amb di Bergamo, aveva fatto il punto su luci ed ombre del Mud 2016 e sulle istruzioni per la sua compilazione diramate dall’Ispra. Un contributo di sicura utilità per tutti gli operatori che anche quest’anno dovranno fare i conti con il cosiddetto “740 ecologico”.